PERCHE’ LE COSE DEVONO SEMPRE CAMBIARE?
Perchè le cose devono sempre cambiare?
È una domanda che mi faccio spesso, specialmente quando qualcosa, o qualcuno, nella mia vita inizia a dissolversi.
A dir la verità mi considero un’amante dei cambiamenti. Ma quando creo legami con circostanze e persone che mi piacciono particolarmente, prima ancora di essermene resa conto, mi ritrovo a lottare per la loro eterna presenza nella mia vita.
E’ capitato che fosse un luogo, una persona, un momento, un’esperienza, un’emozione… Qualunque cosa fosse, tendevo a non voler far sì che si trasformasse, e che restasse sempre così, soprattutto quando le cose sembravano andare per il meglio.
Mi ci è voluto parecchio tempo per rendermi conto che cercare di proteggermi da alcuni cambiamenti è come uscire in ciabatte nella neve pensando di resistere al freddo.
Ho iniziato a notare che più insistevo nel voler continuare a vivere quelle circostanze e più queste scivolavano via velocemente… come quando stringi la sabbia tra le mani: più la stringi più trova comunque un modo di uscire dal tuo pugno.
Probabilmente in certi periodi devo aver pensato che tutto fosse contro di me, che la vita mi stesse ostacolando, che la vita non mi stesse aiutando.
Ma la verità è che la vita è sempre con te, e mai contro di te.
Qualunque cosa perdiamo, la vita ci mostra presto come le cose prendono comunque il loro corso naturale, e che tutto quello che insistiamo nel voler assolutamente tenere, scivolerà sempre via fino a quando non capiamo più a fondo il motivo per cui ciò accade e come dobbiamo imparare ad reagire.
Cosa voglio dire con questo? Cosa c’è da imparare dalla domanda “perché le cose devono sempre cambiare?”
Impermanenza
Come si comprende in modo molto semplice dagli insegnamenti di numerose filosofie e religioni orientali, il principio unico di fondo è sempre quello: niente rimane così com’è troppo a lungo. Tutto cambia. Si trasforma. Quando ho iniziato ad accogliere con una prospettiva differente questo concetto, è diventato più profondamente parte di me e di vedere quello che mi stava succedendo: il cambiamento è la legge naturale della vita.
Qualunque cosa nasce, prima o poi si dissolve, e qualunque cosa si dissolve, lascia spazio a qualcos’altro.
È una verità dura da assorbire. Specialmente quando a dissolversi è una persona che amiamo, un posto dove vorremmo stare, uno stile di vita che non vorremmo cambiare.
Tendiamo a proteggere e a voler rimanere comodi persino nelle nostre cattive abitudini, in certe emozioni, in persone tossiche, amanti, luogo di lavoro… La tendenza è comunque sempre quella di proteggere le nostre abitudini e le nostre aspettative, perchè da anni facciamo queste cose, da anni il nostro flusso di pensieri è ancorato alle stesse convinzioni.
Solo che per quanti sforzi una persona possa fare, mettendo anche da parte paure e speranze, è comprensibile quanto non si possa davvero interrompere o impedire che il cambiamento avvenga. Quello che noi consideriamo come una perdita, è solo il ciclo naturale che sta compiendo il suo corso. Eppure lo temiamo. Il cambiamento per tanti di noi significa incertezza, ed è esattamente questo ciò di cui abbiamo paura. Non vogliamo che quello che già conosciamo benissimo si dissolva.
Così, quando giunge l’onda del cambiamento a infrangersi su di noi, proviamo a scappare. Invece che attraversarla. Come spesso di legge… devi imparare a cavalcare le onde…! Sì.. ma come?
Cavalcare l’onda del cambiamento significa allinearsi all’onda stessa, non andare contro di lei. Di conseguenza, è davvero molto semplice: quando le cose iniziano a cambiare, anche tu devi cambiare. Invece di utilizzare tutte le tue energie inutilmente nel mantenere quello che se ne sta andando, è necessario focalizzarti su ciò che sta arrivando, su ciò che nascerà da questa dissoluzione, ben presto.
Se ci facciamo caso accade sempre: a sostituire dell’assenza di qualcosa, arriva sempre qualcos’altro. Ci serve solo aprire mente e cuore e guardare davvero oltre gli orizzonti delle nostre paure.
Il cambiamento arriverà, perché è una legge naturale, ed è un ciclo. Perdere qualcosa porta sempre a trovare qualcos’altro, e il significato di uno stato d’animo allegro è aspettarsi sempre questo qualcos’altro.
Nulla è statico e fisso, ed è questa la bellezza. Questa legge naturale è la nostra occasione per non attaccarci morbosamente alle esperienze, ma capirne l’importanza e la gioia della loro momentanea disponibilità. Possiamo continuare comunque a creare legami con ciò che ammiriamo, ma senza dover combattere per la loro perenne presenza. Quando inneschiamo questo meccanismo, la scomparsa diventa eccitante come la sua presenza. Diventiamo coscienti che per ogni cosa che perdiamo, arriverà comunque una lezione, o una realizzazione o una nuova benedizione nella nostra vita.
Cavalcare l’onda del cambiamento inizia con l’accettare l’inevitabilità del cambiamento. Succederà a tutti, ogni volta. Non si può accettare un lato della moneta e ignorare l’altro.
Siamo sempre felici con i nuovi inizi, ecco perché celebriamo e festeggiamo compleanni, matrimoni, nascite, lauree… tuttavia, raramente anticipiamo la loro fine. Ecco perché i momenti di stupore e di shock sono poi intensi quando le cose cambiano.
Non intendo dire che dovremmo celebrare la perdita di un lavoro o la fine di una relazione, ma abbiamo bisogno di imparare ad accettarlo così come accettiamo i nuovi inizi. Anticipare un cambiamento ci fa apprezzare quello che stiamo ancora vivendo in questo momento, ed è qualcosa che facciamo raramente.
Se c’è qualcosa che sta cambiando nella tua vita, puoi esserne felice. Hai una certezza: qualcos’altro di grandioso per te è già in arrivo.
Qual è il cambiamento che più ti spaventa?
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